Tre atti unici di Samy Fayad.
Una commedia rosa dove un direttore di un’azienda di articoli sacri scopre che la famiglia di un suo dipendente è invece un harem.
Una commedia “noir” lugubremente ambientata in uno studio di cosmesi mortuaria dove la cosa peggiore che può capitare è che il morto improvvisamente non lo sia più. Un giallo classico dove la cosa più difficile è sbarazzarsi del solito cadavere.
In occasione della ventennale divisione dei Capi della Partecipanza Agraria di Cento il Teatrino di Renazzo ha voluto cimentarsi in un fuori programma: mettere in scena due atti unici, scritti dall’Avvocato Pietro Benazzi, dove vengono magistralmente messe in luce le situazioni che si venivano a creare quando un Capo rappresentava a volte l’unica fonte di sostentamento della famiglia.